La cavitazione, in medicina estetica, è una tecnica che sfrutta gli ultrasuoni per il trattamento di adiposità localizzate, cellulite ed inestetismi cutanei. Questo trattamento sfrutta le proprietà fisiche della cavitazione per generare microbolle di vapore nei tessuti che implodendo rompono la membrana cellulare degli adipociti permettendo il drenaggio, nel sistema linfatico, degli acidi grassi, dell’acqua e del glicerolo liberati.

La cavitazione è indicata per il trattamento di:

• Adiposità localizzate
• Cellulite
• Lassità cutanee
• Pelle a buccia d’arancia

Le due facce della cavitazione ultrasonica per la cellulite.

Grazie all’utilizzo degli ultrasuoni, questo innovativo trattamento permette di affrontare la cellulite e le adiposità in modo efficace e in ogni parte del corpo e del viso. Il principale punto di forza del trattamento è rappresentato dalla scarsa invasività e dalla possibilità di raggiungere i risultati della liposuzione senza ricorrere alla chirurgia.

Il riferimento alle due facce della cavitazione è rappresentato da:

• Cavitazione ultrasonica estetica

Utilizza gli ultrasuoni solo sulla parte da trattare con una frequenza maggiore ma una minore efficienza nel trattamento di adiposità e inestetismi.

• Cavitazione ultrasonica medica

La frequenza degli ultrasuoni è minore ma con una maggiore efficienza sui tessuti. Sono somministrati, inoltre, farmaci per aiutare il processo di rottura degli adipociti e lo smaltimento delle sostanze di scarto. Nella cavitazione medica possono essere trattate aree più ampie.

Come funziona la cavitazione ultrasonica?

Nonostante sia una tecnica di recente concezione, la cavitazione ha dimostrato la sua efficacia sia in campo medico che estetico soprattutto come valida alternativa a trattamenti invasivi e spesso rischiosi.

L’onda sonora generata dal manipolo è diretta verso il tessuto adiposo. All’interno delle cellule adipose viene indotta la formazione di bolle di vapore che rompendosi danneggiano la membrana cellulare permettendo la dispersione delle riserve adipose contenute al suo interno. Il sistema linfatico è incaricato di drenare queste sostanze verso i reni che a sua volta eliminerà tramite l’urina.

Per ottenere risultati importanti, è necessario utilizzare dispositivi ad alta tecnologia, di ultima generazione, appositamente progettati, e adoperati da professionisti esperti. Il consulto medico è altresì fondamentale per individuare controindicazioni al trattamento in base al proprio profilo medico.

Cavitazione ultrasonica medica e cellulite

La cavitazione medica utilizza onde ultrasoniche a bassa frequenza. Il dispositivo che emette le onde viene applicato sulle zone da trattare, siano esse adiposità localizzate, cellulite o entrambe. I pro di questo trattamento sono:

• Bassa invasività
• Rischi limitati
• È indolore

Com’è noto la cellulite risulta essere uno dei disturbi più difficili da trattare. In primis perché l’eziologia è da ricercarsi in fattori che non possono essere modificati o eliminati, ovvero genetica e ormoni estrogeni. Inoltre, la cellulite non risponde sempre alle terapie anticellulite e non si ha una riduzione degli accumuli adiposi con l’esercizio fisico e la dieta. La cellulite compare anche in soggetti di magra costituzione e con uno stile di vita sano e regolare. In questi casi la cavitazione si presenta come la soluzione principe.

Grazie all’emissione di onde ultrasoniche, le cellule adipose vengono distrutte e quindi completamente eliminate dall’organismo in modo naturale attraverso il sistema linfatico e altri normali processi che ne consentono l’eliminazione. La cavitazione estetica non presenta rischi particolari e non espone, dunque, il paziente ad effetti collaterali dannosi per la salute ed il benessere dell’organismo.

Cavitazione ultrasonica: quali zone possono essere trattate?

La cavitazione può essere applicata a tutte le zone del corpo e del viso. Grazie alla sua efficacia sugli accumuli adiposi e gli inestetismi della cellulite, la cavitazione mostra tutto il suo potenziale in quelle aree dove non è facile agire con altre terapie e dove gli accumuli adiposi sono particolarmente voluminosi.

Le aree del corpo dove la cavitazione mostra risultati migliori sono:

• Gambe
• Addome
• Fianchi
• Braccia

Le proprietà della cavitazione ultrasonica possono essere applicate al trattamento del viso, del collo e del decolté per correggere lassità cutanee, assottigliamento della pelle ed inestetismi di varia natura. L’effetto prodotto dal trattamento in queste aree permette alla cute di ritornare alla tonicità e all’elasticità naturale.

Cavitazione ultrasonica: il trattamento

Prima di iniziare un trattamento è opportuno rivolgersi al medico, o al professionista che effettua la cavitazione, per valutare, oltre alle controindicazioni ed i rischi, i reali risultati ottenibili con tale trattamento. La cavitazione consente di ottenere risultati positivi e in tempi brevi nonostante ciò la costruzione di aspettative irrealistiche può nuocere al benessere ed all’equilibrio psichico dei pazienti.

Le fasi preparatorie del trattamento sono orientate alla calibrazione dello strumento in base al disturbo da trattare e a parametri che variano da paziente a paziente. La calibrazione è indispensabile per determinare il grado di penetrazione e l’energia necessaria per determinare la disgregazione degli adipociti.

Il trattamento è svolto ambulatorialmente senza somministrazione di sedativi o anestesia. Le sedute hanno una durata media di 30 minuti mentre l’intero ciclo necessario varia in funzione di diversi fattori. La cavitazione medica, ad esempio, necessita circa 6/10 sedute, a seconda del soggetto e del disturbo da trattare. La cavitazione estetica spesso richiede un numero di sedute maggiori sia per la minore potenza del dispositivo sia per la mancanza dell’azione dei farmaci adoperati in campo medico.

Cavitazione ultrasonica: dopo il trattamento

La cavitazione non necessita di tempi di recupero e si possono immediatamente riprendere le normali attività quotidiane. È necessario, comunque, attenersi alle indicazioni dello specialista che saranno orientate all’ottimizzazione dei processi di drenaggio delle sostanze generate durante le sedute. Un adeguata idratazione, ad esempio, è fondamentale per l’eliminazione delle tossine dal corpo così come l’ausilio di dispositivi o abbigliamento compressivi al fine di stimolare la corretta azione della rete linfatica.

Quali sono le controindicazioni della cavitazione estetica?

Le controindicazioni sono identificate con:

• Gravidanza
• Diabete
• Livelli elevati di colesterolo
• Disturbi del fegato
• Disfunzioni renali
• Disturbi della coagulazione del sangue
• Cardiopatie e disturbi vascolari
• Infiammazione e lesione dei timpani
• Portatori di peacemaker
• Portatori di protesi metalliche
• Lipomi
• Dislipidemie croniche

Oltre a tali controindicazioni, sono da tenere presenti particolari condizioni patologiche che vanno valutate da un medico prima di procedere con il trattamento.

Cavitazione ultrasonica: quali sono gli effetti collaterali

La cavitazione ultrasonica non ha effetti collaterali importanti per la salute sebbene sia da considerare l’eventualità che, adoperata da personale non qualificato, possa condurre a ustioni e danni agli organi interni. Queste condizioni sono particolarmente rare ed assenti nei casi in cui il dispositivo sia utilizzato in modo appropriato e professionale.

Gli effetti collaterali più comuni possibili includono:

• Arrossamento localizzato
• Debolezza
• Edemi

Solo in rari casi si sono registrate:

• Ustioni causate dal calore generato
• Danni agli organi interni a causa di una errata taratura del macchinario

Fonti:

• Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
• Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
• Enzo Emanuele, Cellulite: Advances in treatment: Facts and controversies, Clinics in Dermatology, Vol.1, Issue 6, 2013.
• Neil Sadick, Treatment for cellulite, Italian Journal of Woman’s Dermatology, Vol.5 Issue 1, 2019.