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Setti fibrosi e cellulite

Setti fibrosi e cellulite

Written on 29/03/2021
by Dr. Oreste Di Mattei Di Matteo

I setti fibrosi sono tra le cause “estetiche” della cellulite. Questi ispessimenti del tessuto fibroso fanno parte della struttura stessa della cellulite. Proprio la struttura della cellulite è l’obiettivo dei più recenti trattamenti che, grazie alla ricerca e all’innovazione, hanno permesso di ottenere risultati duraturi ed esteticamente notevoli senza ricorrere al bisturi. La cellulite colpisce la stragrande maggioranza delle donne, di solito dopo la pubertà. Molti credono che la cellulite sia un problema causato dal sovrappeso e possa essere eliminato con la dieta e l’esercizio fisico. L’esperienza porta ad altre conclusioni: è possibile ridurre gli inestetismi della cellulite se si perde peso, ma non è possibile liberarsene completamente. E alcune diete possono persino peggiorare la situazione.

Cosa sono i setti fibrosi?

I setti fibrosi sono ispessimenti dovuti all’alterazione della struttura della cellulite, soprattutto in alcune zone del corpo. I setti fibrosi sono come bande strette e rigide che tirano la pelle verso il basso, creando così l’effetto tipico della cellulite sulla superficie della pelle. L’ispessimento dei setti è il frutto di un processo che parte con l’aumento del volume degli adipociti che rompendosi provocano l’infiammazione del tessuto ed un’alterazione delle fibre di collagene. È il fenomeno noto come glicazione del collagene causa dell’interazione tra proteine e glucosio.

La posizione dei setti fibrosi nei tessuti femminili è differente rispetto a quella degli uomini e questo spiega le differenti manifestazioni estetiche. Inoltre gli uomini non tendono ad accumulare adipe sui fianchi e sulle cosce bensì sull’addome. Questa differenza è dovuta alle differenti conformazioni genetiche dei due sessi ed alla presenza di differenti tipi di ormoni.

 

Perché agire sui setti fibrosi?

Secondo alcuni esperti, recidere i setti fibrosi consente alla superficie della pelle di levigarsi; il risultato è un miglioramento duraturo dell’aspetto della cellulite. Certamente, questa operazione non consente di agire su adipe e microcircolo che rimangono compromessi. La recisione dei setti fibrosi, dunque, consente di ottenere solo un effetto estetico, ovvero elimina la pelle a buccia d’arancia e “nasconde” le disfunzioni tissutali sottocutanee.

Cellulite, struttura e setti fibrosi: ma non è un problema di sovrappeso

Come analizzato, la conformazione dei setti fibrosi e l’aumento di adipe genera la pelle a buccia d’arancia. Se i setti fibrosi sono un problema strutturale per gli inestetismi della cellulite le cause dell’aumento del volume degli accumuli adiposi non dipendono solo dal sovrappeso. Gli ormoni estrogeni, soprattutto, inducono un accumulo di adipe oltre il limite naturale provocando, infine, un’infiammazione cronica del pannicolo adiposo. Questo aumento di volume innesca anche una progressiva compromissione del funzionamento del microcircolo e della sensibilità delle terminazioni nervose.

Il pannicolo adiposo, infiammato ed “isolato”, non scambia le riserve adipose con il resto del corpo per cui, anche in presenza di attività fisica intensa e dieta, quegli accumuli non sono in grado di diminuire e ciò spiega la presenza di cellulite anche in soggetti magri ed in forma.

Cosa c’è dietro la definizione di cellulite come alterazione della struttura del tessuto adiposo?

Per capire meglio cos’è la cellulite, è necessaria una nozione di anatomia della pelle. Lo strato più esterno della pelle è l’epidermide. Immediatamente sotto l’epidermide c’è il derma.

Il derma è ricco di:

  • Follicoli piliferi
  • Ghiandole sudoripare
  • Vasi sanguigni
  • Terminazioninervose
  • Tessuto connettivo

L’anatomia della cellulite è ormai nota grazie alla risonanza magnetica ed è alla base della ricerca volta a contrastare la cellulite a livello strutturale. Per molti esperti, il problema è strutturale e causato da alterazioni istologiche e biochimiche nel tessuto adiposo e dermico.

Si pensa che la cellulite sia il risultato di meccanismi complessi che si manifestano in modi diversi a seconda della loro evoluzione nel tessuto adiposo:

  • aumento degli adipociti
  • aumento del volume delle cellule adipose
  • alterazione della forma
  • diminuzione del tessuto adiposo
  • ispessimento cellulare
  • neoformazione delle fibre di collagene
  • incapsulamento di adipociti degenerati
  • formazione di micronoduli
  • evoluzione in macronoduli palpabili e visibili
  • indurimento dei setti fibrosi connettivi
  • stiramento della pelle verso gli strati profondi
  • formazione di crateri che provocano il tipico effetto “fossette”

 

Setti fibrosi: la subcision guidata

Uno dei trattamenti più innovativi e apprezzati, finalizzati proprio alla recisione dei setti fibrosi, è la subcision guidata. Questo trattamento, approvato dalla FDA e con certificazione CE, agisce attraverso la recisione dei setti fibrosi, migliorando l’aspetto della pelle a buccia d’arancia senza effetti collaterali e cicatrici.

È un trattamento ambulatoriale, in anestesia locale, della durata di 45 minuti. I risultati sono certificati per 2 anni ma la sua durata è stimata in 3/5 anni. La recisione dei setti, ovviamente, non significa eliminare la cellulite ma semplicemente rilasciare la pelle ed eliminare la pelle a buccia d’arancia.

Bisogna pensare alla subcision guidata come ad un intervento da effettuare in combinazione con trattamenti che consentano di ridurre gli accumuli adiposi, migliorare il microcircolo e stimolare i tessuti al fine tonificarli. Prima di decidere di effettuare questo tipo di trattamento è opportuno valutare insieme ad un medico tutti gli aspetti del caso: risultati attesi e realistici, stadio della cellulite, eventuali trattamenti da combinare.

 

 

Fonti:

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
  • Enzo Emanuele, Cellulite: Advances in treatment: Facts and controversies, Clinics in Dermatology, Vol.1, Issue 6, 2013.
  • Neil Sadick, Treatment for cellulite, Italian Journal of Woman’sDermatology, Vol.5 Issue 1, 2019.
  • Laura Rossi et al., Linee guida per una sana alimentazione, dossier scientifico CREA, 2017.
  • BehzadTaati et al, Exercise-BasedApproaches to the Treatment of Cellulite, International Journal of medical Reviews, Vol 6 n°1, 2019.

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