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Cellulite: cause ed evoluzione dei trattamenti

Cellulite: cause ed evoluzione dei trattamenti

Written on 05/06/2018
by Dr. Michela Gianna Galimberti
A cura della dott.ssa Michela Gianna Galimberti

Author

Galimberti Michela

Aestethic Surgeon

26933 Milan

Italy

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La cellulite è un’infiammazione del tessuto che si trova nel grasso sottocutaneo della pelle. 150 anni fa i francesi coniarono questo termine per identificare un disturbo comune inizialmente caratterizzato da desquamazione cutanea che colpisce principalmente i glutei e la parte anteriore delle cosce.

La cellulite è estremamente diffusa nelle donne; infatti, è stato stimato che oltre il 90% delle donne nel mondo ne sia affetto, con la più alta incidenza tra le donne bianche e dell’Asia orientale.

Cause della cellulite

Nonostante l’elevata incidenza della cellulite, c’è una grande confusione intorno sia alla classificazione che ai trattamenti proposti, come spiegano il dott. Bencini e la dott.ssa Galimberti.

L’indicazione generica della cellulite copre infatti tutta una serie di disturbi, che vanno dalla ritenzione idrica all’accumulo di grasso con avvallamenti e protuberanze.

La grande confusione che circonda la definizione di cellulite ha prodotto anche molta incertezza sulle cause di questo inestetismo e sui possibili trattamenti.

Secondo il dottor Bencini e la dottoressa Galimberti, la cellulite è un disturbo molto più comune nelle donne che negli uomini perché la struttura del grasso è diversa tra donne e uomini. Infatti, il grasso nelle donne è separato dalle fibre che corrono direttamente dallo strato più profondo della pelle verso la superficie, mentre negli uomini queste fibre sono angolate a 45 gradi. Nella donna l’ispessimento progressivo tende a spingere verso la superficie il grasso contenuto tra i diversi strati.

Questo spiega gli avvallamenti e le protuberanze che caratterizzano la cellulite. Il dott. Bencini spiega che questa scoperta ha portato a una rivoluzione nei trattamenti che, fino al 2000, erano mirati in particolare alla riduzione del grasso e al diradamento del tessuto adiposo.

 

Innovazioni nel trattamento della cellulite e della pelle a buccia d’arancia

L’utilizzo di creme e massaggi, come spiega la dottoressa Galimberti, non è una vera soluzione al problema della cellulite, ma può essere utilizzato solo in quei casi in cui c’è, ad esempio, un problema di microcircolazione o ritenzione idrica; non funzionerà in casi più gravi con stadi di evoluzione avanzati del disturbo.

Così, negli anni, osserva la dott.ssa Galimberti, sono state messe a punto un numero crescente di tecniche chirurgiche che hanno permesso ai medici di intervenire in modo più efficace nella correzione degli inestetismi della cellulite, o almeno nel curare l’aspetto della pelle a buccia d’arancia. Questa tecnica, la subcision guidata sviluppata dall’inizio degli anni 2000, prevede di intervenire sui setti fibrosi responsabili delle cavità cutanee.

Gli studi hanno portato alla messa a punto di trattamenti capaci di standardizzare questa metodica attraverso l’uso del vuoto, prosegue la dottoressa Galimberti, che livella e poi riduce la tensione della pelle. È possibile eseguire una resezione sulla pelle per uniformare tutti gli avvallamenti e le protuberanze.

 

Metodi di trattamento

È fondamentale garantire la stabilità di questo risultato, sottolinea il dott. Bencini. Negli ultimi 3 anni, tutti gli studi hanno dimostrato che non vi è alcuna possibilità di ricaduta poiché recidere i setti fibrosi riduce la tensione nella pelle che causa il suo aspetto a buccia d’arancia. Questo non rimuove completamente l’inestetismo, prosegue il dottor Bencini, perché la cellulite può presentarsi in altre zone della pelle. Il trattamento può essere eseguito in regime ambulatoriale in anestesia locale e la durata dipenderà dall’estensione della zona da trattare.

Tuttavia, spiega il dottor Galimberti, il paziente dovrà seguire un rigoroso piano di recupero riguardo allo stile di vita anche nei mesi e negli anni successivi al trattamento. Ovviamente, aggiunge il dottor Bencini, dopo questo tipo di trattamento per la cellulite, si consiglia di astenersi dall’attività fisica, il paziente non deve recarsi in palestre, saune o bagni turchi, e deve evitare anche bagni molto caldi e l’esposizione a lampade di calore fino a che la cute è completamente guarita.

Inoltre, per ottimizzare i tempi di recupero, è importante che il paziente si astenga almeno una settimana prima dell’intervento dall’assunzione di farmaci antinfiammatori e dovrebbe evitare anche il consumo di alcol perché, in quanto vasodilatatore, potrebbe peggiorare l’emorragia e quindi aumentare la gravità degli ematomi che si formano durante la procedura.

 

A proposito della Dott.ssa Galimberti Michela

Iscrizione all’ordine dei medici di Milano n° 26933

La dott.ssa Michela Galimberti è specializzata in Chirurgia Vascolare e ha conseguito un Master in Chirurgia Estetica Morfofunzionale. È membro di molte importanti associazioni scientifiche tra cui SILD, Società Italiana di Radiofrequenza in Chirurgia Plastica, Estetica e Dermatologia e Rete Italiana High-Tech in Scienze Dermatologiche.

 

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