Per cellulite genetica si intende quella tipologia di cellulite provocata da fattori genetici ovvero la maggior parte delle manifestazioni di questo disturbo. All’interno di questa categoria sono da ricondurre l’appartenenza ad un determinato gruppo etnico con maggiore incidenza o il sesso, ad esempio. I fattori genetici, insieme a quelli ormonali, sono le 2 cause principali della cellulite.
Le cause genetiche della cellulite ci spiegano perché il disturbo colpisce prevalentemente donne e perché la cellulite si formi sempre nei medesimi punti. Le cause genetiche, sfortunatamente, non possono in alcun modo essere eliminate. Si può contenere la cellulite cambiando il proprio stile di vita e iniziando ad adottare una dieta bilanciata e un’adeguata attività fisica.
Cellulite genetica: questione di geni
La condizione della cellulite è fondamentalmente ereditata dai propri genitori: è all’interno del nostro patrimonio genetico che sono riportate quelle informazioni relative al sesso, alla conformazione fisica (quindi anche la distribuzione del grasso corporeo), l’appartenenza ad un dato gruppo etnico e l’equilibrio ormonale.
Non bisogna ovviamente sottovalutare la possibilità che fattori ambientali influenzino alcune patologie. Difatti, a fronte della maggiore incidenza della cellulite negli individui di tipo caucasico non viene fatta un’analisi comparata che metta in luce la maggiore tendenza alla sedentarietà dei caucasici rispetto ad altre etnie.
Tra i fattori genetici sono riconducibili:
- Etnia
- Metabolismo
- Sesso
- Distribuzione del grasso corporeo
- Sistema circolatorio
- Sistema linfatico
- Ormoni
- Invecchiamento
Cellulite genetica: cos’è la cellulite?
La cellulite, o pannucolopatia edemato-fibro-sclerotica, è un’infiammazione cronica del pannicolo adiposo a carattere degenerativo. La cellulite, inoltre, è considerata un mero inestetismo benché nel campo della medicina estetica il disturbo sia concepito e trattato come una patologia.
I processi coinvolti nella formazione della cellulite sono attribuibili ad una crescita innaturale degli adipociti che immagazzinando sempre più adipe finiscono per aumentare di dimensioni e infiammare le strutture che compongono il tessuto connettivo. In particolare, viene indotta la glicazione del collagene che provoca una degenerazione di tali fibre, l’inspessimento dei setti fibrosi con la trazione cutanea, e la pressione sul microcircolo e le terminazioni nervose con interruzione degli scambi metabolici e di altre importanti fisiologiche informazioni.
Cellulite genetica: identificare la predisposizione genetica
Al giorno d’oggi è disponibile un test genetico che identifica la predisposizione alla cellulite da moderata a grave. Il test e molto costoso e non ha trovato l’approvazione totale della comunità scientifica. Il test è semplice e non invasivo e consiste nel prelevare un campione di saliva e attendere gli esami di laboratorio.
È chiaro come i geni associati alla cellulite possano fornire preziose informazioni ma l’utilizzo della mappatura del genoma per questo tipo di questioni è ancora lontana ed economicamente non conveniente.
Cellulite genetica: la prevenzione è il miglior test
Conoscere la predisposizione genetica alla cellulite non toglie il fatto che la prevenzione rimanga l’unica strada percorribile per bloccare il problema in modo efficace. La prevenzione è costituita innanzitutto da un radicale cambiamento delle abitudini quotidiane abbandonando la sedentarietà e la cattiva alimentazione a favore di una dieta bilanciata e di continuo e regolare esercizio fisico.
Cellulite genetica: cosa mangiare?
Mangiare bene e sano è fondamentale per togliere alla cellulite ogni speranza di evoluzione. Grassi, zuccheri, carboidrati, sono elementi da limitare drasticamente così come è importantissimo abusare di cibi fritti, cibo da fast food e bevanda gassate estremamente ricche di zuccheri. Il punto non è solo l’accumulo di grasso ma anche tutto ciò che riguarda la salvaguardia della circolazione linfatica e venosa.
Una dieta sana e bilanciata deve considerare
- Frutta e verdura fresche
- Legumi
- Carni bianche
- Pesce
- Sufficienteidratazione (almeno 2 litri di acqua al giorno)
- Bevande drenanti (thè, tisane, ecc.)
Sono da evitare invece
- Cibi fritti
- Grassi, soprattutto animali
- Zuccheri raffinati
- Bevande gassate
- Carboidrati e prodotti da farine raffinate
- Cibo da fast food
- Dolci
Cellulite genetica: l’esercizio fisico
L’esercizio fisico è fondamentale per migliorare la condizione della cellulite o limitare l’evoluzione. I benefici dell’esercizio fisico sono soprattutto riferibili al miglioramento della circolazione, alla riduzione degli accumuli di adipe e agli effetti sul tono dei muscoli e della pelle.
È ovvio che praticare correttamente attività sportiva significa innanzitutto avvicinarsi in modo graduale allo sport e a l’esercizio fisico, soprattutto se non si è in allenamento. La camminata veloce è l’esercizio più semplice ed economico, che tutti possono fare. 60 minuti di camminata al giorno possono essere sufficienti per avere effetti positivi sull’organismo mentre per iniziare a bruciare grassi bisogna raddoppiare la quantità di esercizio.
Per perdere 1 kg di massa bisognerebbe percorrere 200 km a passo sostenuto; questo ci fa capire quanta costanza e sacrificio necessitino le buone abitudini quotidiane e quanto sia difficile perdere peso.
Fonti:
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
- Enzo Emanuele, Cellulite: Advances in treatment: Facts and controversies, Clinics in Dermatology, Vol.1, Issue 6, 2013.
- Neil Sadick, Treatment for cellulite, Italian Journal of Woman’s Dermatology, Vol.5 Issue 1, 2019.
- Laura Rossi et al., Linee guida per una sana alimentazione, dossier scientifico CREA, 2017.
- Behzad Taati et al, Exercise-Based Approaches to the Treatment of Cellulite, International Journal of medical Reviews, Vol 6 n°1, 2019.