Grazie al contributo del Dott. Bencini possiamo effettuare un viaggio tra passato e presente per mettere a confronto le tecniche di approccio alla cellulite di ieri e di oggi, le modalità di intervento ed i nuovi trattamenti.
Dalla fine degli anni ’70 si è diffuso sempre più il ricorso alla medicina estetica, permettendo alla disciplina di crescere esponenzialmente attirando quelle competenze che prima appartenevano ad un campo specifico di studio della dermatologia e della chirurgia plastica. Queste erano le uniche specializzazioni accademiche riconosciute a quel tempo, con tutte le questioni estetiche che venivano snobbate come non degne di attenzione perché non considerate malattie. Questo approccio a certi problemi si è rivelato negli anni errato, ampliando ulteriormente il dibattito.
Il dibattito sulla cellulite negli anni
Fin dai primi studi, la cellulite si è dimostrata un argomento controverso e divisivo nel mondo medico, come spiega il dottor Bencini. I sostenitori della medicina estetica, in particolare delle scuole francese e italiana, hanno cercato di legittimare la disciplina attribuendo nomi complessi ed altisonanti anche ai più comuni inestetismi. Inoltre c’è stata la volontà di esagerare la gravità di un disturbo al fine del riconoscimento del problema quale patologia e dunque degna di trattamenti medici adeguati.
Il dott. Bencini rileva, invece, come negli Stati Uniti l’approccio sia stato decisamente diverso: la considerazione del problema della cellulite fu limitata a casi circoscritti e gravi in cui la cellulite era intesa come una grave infezione del tessuto adiposo; ciò contrastava con l’opinione, che riempiva pagine e pagine delle riviste di salute, popolari dell’epoca, che ritenevano la cellulite una caratteristica anatomica del sesso femminile, in particolare di asiatiche e caucasiche.
Il dottor Bencini spiega che non essendoci morbilità o mortalità associate, gli anglosassoni sostenevano che la cellulite non poteva essere considerata una malattia. Tuttavia, questa visione fu rivista nel corso del tempo, il che conduce alla visione attuale della cellulite non più classificata come un problema irrilevante per la salute delle pazienti.
In ogni caso, che sia malattia o semplice inestetismo, la cellulite non piace a nessuno e rappresenta un problema importante, sia per l’elevato numero di donne che ne soffrono (tra l’85 e il 98% delle donne in età post-puberale) sia per le sue importanti implicazioni per la qualità della vita. Rappresenta quindi un problema sociale che non può essere ignorato da un medico e per il quale è necessaria una risposta adeguata e corretta.
Secondo il dott. Bencini è quindi di fondamentale importanza trovare una cura che consenta un intervento efficace su una situazione non più classificata come marginale ma che riveste la massima importanza per la salute e il benessere di un numero sempre maggiore di donne. A complicare il problema, tuttavia, è il fatto che il lessico ordinario tende a includere sotto il termine cellulite una serie di disturbi diversi che includono l’obesità ed altri disturbi non afferenti. Per offrire al paziente una strategia terapeutica razionale, è necessario innanzitutto chiarire l’affidabilità, con prove scientifiche, delle varie ipotesi patogenetiche proposte.
Metodi di intervento e trattamento dei setti fibrosi, causa strutturale dell’aspetto a buccia d’arancia della pelle
Negli anni sono state sviluppate diverse tipologie e tecniche di intervento, ognuna delle quali ha cercato di apportare miglioramenti non solo sugli effetti sul corpo del paziente, ma anche sull’approccio patologico, che, come sottolineato dal dott. Bencini, ha finito per essere considerato rilevante e centrale. Tuttavia, tali tecniche si sono spesso rivelate inefficaci, a causa della scarsa conoscenza delle cause della cellulite, oppure a causa di una valutazione errata delle sedi e dei modelli di intervento.
A livello anatomico, la causa strutturale del cosiddetto aspetto a “buccia d’arancia” tipico della cellulite, è la presenza di setti fibrosi che attraversano verticalmente il tessuto adiposo. Sono questi setti fibrosi che causano cavità e irregolarità sulla superficie della pelle.
Bencini spiega come dall’anno 2000, e partendo da questa ipotesi, sia stata proposta una tecnica di micro-recisione mirata dei setti fibrosi che, attraverso l’inserimento sottocutaneo di un sottile ago, può essere utilizzata per correggere questo fastidioso inestetismo con buoni risultati e senza lasciare cicatrici o segni. Questa tecnica, spiega il dottor Bencini, agisce tagliando i setti fibrosi in modo preciso e controllato, utilizzando un sistema di recisione tissutale guidata (Tissue stabilized – Guided Subcision) che ottiene il rilascio della pelle rendendola più omogenea.
Questo metodo – che è stato certificato anche dalla Food and Drug Administration (FDA), il severo ente di controllo del governo degli Stati Uniti che si occupa di regolamentare i prodotti farmaceutici e alimentari) – è stato ulteriormente sviluppato negli anni, aprendo la strada a lunghe e rigorose ricerche, portando ad un intervento selettivo e controllato sui setti responsabili, consentendo un perfetto controllo della profondità della zona verticale da rilasciare e minimizzando gli effetti collaterali.
Tuttavia, un aspetto essenziale che il Dott. Bencini evidenzia a più riprese, e che è stato fondamentale per rendere possibile l’analisi delle problematiche legate al trattamento della cellulite, riguarda il diverso atteggiamento e approccio alla cellulite stessa; questo ha permesso di considerare la cellulite non più come un elemento naturale e inevitabile nella vita di una donna, ma una vera e propria patologia che porta con sé disagi e disturbi che possono colpire anche psicologicamente la paziente. Come tale è necessario curarlo e intervenire affinché si possano apportare miglioramenti significativi alla salute e alla vita di molte donne.
A proposito del Dott. Bencini Pier Luca
Iscrizione all’ordine dei medici: 18914 Milano
Il Dott. Pier Luca Bencini è specializzato in Dermatologia, Venereologia e Urologia. Il Dott. Bencini è una figura di rilievo nel campo della Dermatologia e della Medicina Estetica. È membro di molte importanti associazioni scientifiche tra cui AAD, ELSD, SIDCO. Il Dr. Bencini è socio fondatore della SILD, socio fondatore e vicepresidente della Società Italiana di Radiofrequenza in Chirurgia Plastica, Estetica e Dermatologia, fondatore e primo presidente di I.L.A.D, fondatore e coordinatore della Rete Italiana High-Tech in Scienze Dermatologiche.